31 agosto 1996 nel cortile delle scuole elementari “San Giovanni Bosco” di Torremaggiore, suonavano rock le prime chitarre di “Torstock”. Era la prima edizione della manifestazione musicale patrocinata dal Comune di Torremaggiore, dedicata ai giovani, organizzata dai giovani e suonata dai giovani, affinché potessero comunicare il loro modo di vivere con la musica, proposta come alternativa alle forme di dipendenze da alcool, fumo e droghe. Per queste ragioni, i concerti erano inseriti nel “Progetto Pineta” dal 1996 al 1998 e nel programma “La bussola” del 1999, ideati dell’Assessorato ai servizi sociali, nell’ambito delle attività a favore delle politiche giovanili.
Torstock come Woodstock, la reunion dei più grandi nomi del rock nella musica moderna, ma il raduno americano ha rappresentato anche il fallimento di un’intera generazione che consumava il proprio divertimento tra gli abusi di alcool, del sesso e delle droghe. Oggi, il mondo dei giovani è ancora affascinato da pericolose attrazioni e dal seguire tendenze che danneggiano lo spazio pubblico e minacciano il vivere civile.
Dopo quasi dodici anni, utilizzare la musica è ancora primario e imprescindibile strumento per far crescere nei giovani e attraverso loro, la sensibilità al rispetto della vita e il comune senso civico nel vivere quotidiano. Cambiano le mode, il gusto verso l’arte, il modo di divertirsi, di esprimersi e cambia la tecnologia che dovrebbe aiutare a vivere meglio, ma la musica rimane la più attraente forma di linguaggio. Che si chiami rock, jazz, grunge, alternative o folk, non importa; che arrivi dagli Stati Uniti, dall’Inghilterra o si ascolti dalle Indie, non spaventa, perché la musica è linguaggio universale: è il linguaggio dei giovani per comunicare laddove le parole non arrivano.
Torstock era nel 1996 l’unico spazio musicale libero e aperto ai giovani nel panorama cittadino e provinciale, dove esibirsi senza sostenere spese, sottostare a regolamenti machiavellici o imbrattarsi nelle “cortesie dettate dal mercato”. Torstock ha accolto centinaia di giovani provenienti dalle città della Capitanata, finanche da Andria e Bari.
Supportati da impianti di amplificazione ed effetti luce di prima qualità, coadiuvati da tecnici di provata esperienza, le bands partecipanti alle edizioni precedenti si sono succedute sul palco di Torstock avendo a disposizione il necessario per esibirsi e proporre lo show, suonando le varie tendenze della musica in un contesto che ha saputo tenere lontano etichette, propagande e ideologie particolari, creando intensi momenti di musica suonata rigorosamente dal vivo.
La musica che si ascoltava a Torstock, attraverso linguaggi, stili e le tendenze del momento, diventava il motivo principale che univa, che ha fatto conoscere, stringere amicizie e rapporti professionali, senza farne un concorso per eleggere un vincitore. I musicisti vi hanno partecipato con lo spirito del semplice divertimento, senza chiedere compensi e consapevoli di aver fatto parte di una grandiosa manifestazione.
Attraverso questo post, gli Organizzatori vogliono tributare un doveroso ringraziamento a coloro che con passione, professionalità, abnegazione e spirito di amicizia, hanno ideato, collaborato o fisicamente realizzato dal 1997 al 1999 le prime quattro edizioni di Torstock.
Torstock come Woodstock, la reunion dei più grandi nomi del rock nella musica moderna, ma il raduno americano ha rappresentato anche il fallimento di un’intera generazione che consumava il proprio divertimento tra gli abusi di alcool, del sesso e delle droghe. Oggi, il mondo dei giovani è ancora affascinato da pericolose attrazioni e dal seguire tendenze che danneggiano lo spazio pubblico e minacciano il vivere civile.
Dopo quasi dodici anni, utilizzare la musica è ancora primario e imprescindibile strumento per far crescere nei giovani e attraverso loro, la sensibilità al rispetto della vita e il comune senso civico nel vivere quotidiano. Cambiano le mode, il gusto verso l’arte, il modo di divertirsi, di esprimersi e cambia la tecnologia che dovrebbe aiutare a vivere meglio, ma la musica rimane la più attraente forma di linguaggio. Che si chiami rock, jazz, grunge, alternative o folk, non importa; che arrivi dagli Stati Uniti, dall’Inghilterra o si ascolti dalle Indie, non spaventa, perché la musica è linguaggio universale: è il linguaggio dei giovani per comunicare laddove le parole non arrivano.
Torstock era nel 1996 l’unico spazio musicale libero e aperto ai giovani nel panorama cittadino e provinciale, dove esibirsi senza sostenere spese, sottostare a regolamenti machiavellici o imbrattarsi nelle “cortesie dettate dal mercato”. Torstock ha accolto centinaia di giovani provenienti dalle città della Capitanata, finanche da Andria e Bari.
Supportati da impianti di amplificazione ed effetti luce di prima qualità, coadiuvati da tecnici di provata esperienza, le bands partecipanti alle edizioni precedenti si sono succedute sul palco di Torstock avendo a disposizione il necessario per esibirsi e proporre lo show, suonando le varie tendenze della musica in un contesto che ha saputo tenere lontano etichette, propagande e ideologie particolari, creando intensi momenti di musica suonata rigorosamente dal vivo.
La musica che si ascoltava a Torstock, attraverso linguaggi, stili e le tendenze del momento, diventava il motivo principale che univa, che ha fatto conoscere, stringere amicizie e rapporti professionali, senza farne un concorso per eleggere un vincitore. I musicisti vi hanno partecipato con lo spirito del semplice divertimento, senza chiedere compensi e consapevoli di aver fatto parte di una grandiosa manifestazione.
Attraverso questo post, gli Organizzatori vogliono tributare un doveroso ringraziamento a coloro che con passione, professionalità, abnegazione e spirito di amicizia, hanno ideato, collaborato o fisicamente realizzato dal 1997 al 1999 le prime quattro edizioni di Torstock.
Ringraziamo il Sindaco e l’Assessore ai Servizi Sociali della Città di Torremaggiore e salutiamo gli amici: Filena Angeloro, Giusy Aquilano, Giuliana Barassi, Enzo Beccia, Carmine Celozzi, Piero Celozzi, Patrizia Coppola, Danilo de Felice, Vinicio Faienza, Orazio Giancola, Marco e Gianluca Giannasso, Giuseppe Giarnetti, Paolo Iammarrone, Matteo Marolla, Annarita Mastrogiacomo, Teresa Pagliaro, Tony Papantonio, Sergio Petta, Michele Pettinicchio, Antonio e Patrizio Piano, Ciro Russo, Michele Siena, Pina Tuosto, Nicola Villani, l'associazione "A.C.M." arte-cultura-musica, il Centro Sociale “Sciortz”, la Confraternita della Misericordia di Torremaggiore, i tecnici della New Sound Service e tutti i musicisti che si sono esibiti durante le serate dei concerti. Grazie di cuore a tutte queste persone speciali.
gli Organizzatori di Torstock 2008